Una distesa rosa di migliaia di fenicotteri che sembrano ballare sull’acqua vi aspetta alla Riserva naturale Saline di Priolo a nord di Siracusa.
La Riserva naturale Saline di Priolo è un piccolo angolo di natura e paradiso. Protetta dal 2000 quando è stata istituita dalla Regione Sicilia e affidata in gestione alla Lipu, è l’ultimo lembo di un’ampia zona umida che occupava un vasto tratto di costa tra Priolo e Marina di Melilli. Quaranta ettari circa di paesaggi che mescolano verde e azzurro, mare e dune, bacini salmastri e affacci sull’acqua che vennero cantati nell’antichità anche da Virgilio, Ovidio, Tucidide e Stefano di Bisanzio. A poche centinaia di metri dalla Riserva si trova la Penisola Magnisi, sua naturale estensione e completamento, inestimabile per valore archeologico e naturalistico, in quanto costellata dalle testimonianze della civiltà preistorica e protostorica (XV-IX a.C.) di Thapsos: necropoli a grotticelle, e fondamenta delle abitazioni del primo villaggio organizzato conosciuto in Sicilia. Oggi, nella Riserva Saline di Priolo, una perla nel territorio siracusano profondamente influenzato dal polo petrolchimico, sono state censite 216 specie di uccelli, circa il 40% di tutte quelle osservate in Italia.